Livelli Photoshop e altri editor: rendere un’immagine accattivante per lo spettatore

Sebbene fin qui ci siamo limitati a parlare delle correzioni applicabili con i software di elaborazione RAW, è il caso di introdurre, in quanto anch’essi cruciali per la buona riuscita di una foto, i software di postproduzione e le loro abilità.

I più famosi software di post-produzione sono Adobe Photoshop, Photoshop Elements e PaintShop Pro, ma ne esistono molti altri comunque validi.

In particolare in questo primo articolo sulla post-produzione andremo a trattare i Livelli Photoshop e non solo di Photoshop (Levels) dell’immagine, che ci permetteranno di darle quel tono in più che la farà saltare all’occhio dello spettatore/giudice in mezzo a mille altre nel prossimo concorso fotografico in cui ci imbatteremo.

Lo strumento Levels si presenta sottoforma di un istogramma in cui l’asse X rappresenta le variazioni di tonalità dal nero al bianco (partendo da sinistra verso destra) mentre l’asse Y rappresenta il numero di pixel impiegati in base al tono selezionato. L’importanza dell’equilibrio bianco/nero è data dal fatto che affinché in un’immagine compaia davvero tutta la gamma di colori sperata (così da ottenere un’immagine viva e brillante) occorre impostare i livelli di nero puro e bianco puro, livelli in base ai quali il nostro programma stabilirà i differenti toni di colore da impiegare per il resto della foto.


Spiegare a livello teorico i Livelli è cosa alquanto ardua. Per questo motivo in nostro aiuto utilizzeremo alcune foto dello strumento abbinate ad un’immagine prima e dopo il fotoritocco.

Livelli su Photoshop

Ecco l’istogramma di cui abbiamo parlato. Ed ecco sotto di esso 3 piccole freccine (una nera, una bianca, una grigia). Come accennato occorre regolare dapprima i livelli di bianco e nero e da lì il grigio. Per ottenere il risultato eccezionale a cui aspiriamo cominciamo con il trascinare il cursore del nero all’altezza della fine della curva sinistra dell’istogramma (precisamente dove c’è il segno verticale blu). Ripetiamo lo stesso procedimento con il cursore del bianco come illustrato. A questo punto possiamo già notare che la nostra immagine è cambiata di molto. E’ probabile però che la resa non sia ancora ottimale: trasciniamo quindi liberamente il cursore del grigio finché la foto non assume i toni desiderati.

Per mostrare un buon risultato ottenuto grazie a questo procedimento osserviamo la differenza tra queste due foto:

Il prima e il dopo l’aver migliorato i Livelli

 

La seconda appare decisamente più nitida e ricca di toni.

Va da sé che in un concorso la seconda foto risulterebbe avvantaggiata rispetto alla prima!

Pubblicato da Box

Ciao, mi chiamo Box. O meglio, gli amici mi chiamano Box (il mio nome l'ho scordato da tempo). Mi chiamano così perchè porto una scatola in testa. Quando ero piccolo la mamma mi diceva sempre "non lasciarti scappare le idee che ti vengono, ma realizzale! E' importante avere delle idee, dei sogni...i sogni sono ciò che ti rende diverso dagli altri". Così da allora mi sono messo una scatola in testa, in modo che se un'idea avesse provato a scappare non ce l'avrebbe fatta, perché sarebbe rimasta bloccata nella scatola, e non l'avrei mai più dimenticata. Il mio nome, quello l'ho dimenticato! Deve essere volato via dalle fessure degli occhi, a volte mi capita... Mi piacciono le lunghe passeggiate in posti sperduti, amo viaggiare ed ascoltare musica caricante da sparare a tutto volume in cuffia e adoro fare foto. Sembro timido ma se prendo confidenza divento un tipo super simpatico con cui poter fare grandi conversazioni. Sono eccentrico, stravagante e sbadato. Vado matto per misteri e curiosità! Sono ghiotto di sushi.